Translations - Italian - Evening Rite

Dea, Riti e Misteri della Dea

 

Fellowship of Isis Liturgia di Olivia Robertson

 

Sera: Rito dei Cinque Elementi

Rituale no. 3

ORACOLO DELLA DEA SARASVATI

Invocazione: Dea Sarasvati dagli occhi d'oro, Tu che sei incoronata con la mezzaluna, che porti la vina dal dolce suono, che sei nata in alto dal pavone molti occhi, concedici la Tua gloriosa arte al crepuscolo. Mentre il sole scende per riposare, portaci le glorie della poesia e dell'arte e della musica, così che i nostri corpi possono unirsi con le nostre anime e così che possiamo ricordare i nostri viaggi nella terra dei sogni.

Oracolo della Dea Sarasvati

E' attraverso il linguaggio dell'arte e attraverso la sacra conoscenza dei simboli che le divinità condividono le loro glorie con i loro figli. La bellezza della musica porta l'armonia delle sfere della creazione che si intrecciano: la poesia trae l'anima a nobile sforzo: e la pittura e la scultura insufflano l'essenza divina in tutte le cose. Poichè tutto ciò che è reale nel più grande è espresso attraverso i simboli del più piccolo. Così l'oro parla del sole, e l'argento della luna: e il Sole parla di Amore e la Luna di Verità. Fate bene ad invocare il mio aiuto quando il giorno si mescola con le ombre della notte. Perchè nel crepuscolo due mondi si uniscono in armonia, e voi conducete la vostra esistenza quotidiana in sintonia con il vostro vero essere eterno. Così nel vostro lavoro mattutino create forme di bellezza: la sera animate queste forme attraverso l'immaginazione divina. Di giorno aprite gli occhi. Ma la sera li chiudete e vedete una miriade di visioni di bellezza. Durante il giorno, ascoltate con le vostre orecchie: la sera sedete in silenzio e ascoltate la musica della Mia lira, che scorre come un fiume trasparente da stella a stella e dalle gole degli usignoli e nel fruscio delle canne, là dove i miei cigni scivolano in vasche di fiori di loto.

Sull'altare, che vi sia una piccola campana, l'acqua in un vaso, incenso, o 3 bastoncini di incenso, una pietra, e una fiala di olio. Due candele accese e l'incenso.

Devoto: che le Dee ci benedicano questa sera attraverso i Cinque Elementi. Offriamo questo inno a Ratri, Dea della Notte:

 

"La notte si avvicina e si guarda intorno,

La dea con i Suoi molti occhi,

Ha indossato tutte le sue glorie. Immortale,

Lei ha riempito lo spazio, in lungo e in largo, in basso e in alto ...

Perchè Tu sei Colei il cui approccio,

Noi cerchiamo il giorno per riposare, come uccelli,

Che tra i rami cercano il loro nido.

I villaggi hanno cercato il riposo.

E tutto ciò che cammina e tutto ciò che vola.

La nera oscurità giunge, ancora splendente di stelle,

Essa giunge a noi, con riflessi brillanti.

Dea, io ti chiamo con questo inno.

Accettalo benevolmente, O Notte ".

Il Devoto pone le mani sulla pietra sopra l'altare.

Devoto: le Tue vette innevate, e le Tue foreste, O Terra, siano gentili con noi. Il marrone, il nero, il rosso, il multicolore, la stabile Terra benedice noi, che ci siamo distesi su di essa. Ponici nel tuo mezzo, oh Terra, nella forza nutriente che è cresciuta dal tuo corpo. La Terra è la Madre e noi siamo i figli della Terra. La fragranza, o Terra, che è sorta da te, che i pianeti e le acque racchiudono con ciò che ci rende fragranti. Terra, tienici al sicuro questa notte.

Il Devoto immerge il dito nell'acqua e traccia un cerchio sulla fronte.

Devoto: "Veneriamo l'acqua, le acque nell'albero,

Le acque nel fiume, le acque sotto la pioggia.

Nel puro fiume la donna si bagna, nel fiume puro,

Ninlil passeggia lungo la riva del fiume Nunbirdu.

Colui dagli occhi luminosi, il Signore dagli occhi luminosi,

Enlil, dagli occhi luminosi la vide ".

 

Che ci sia concesso di vedere con l'occhio della vera vista, questa sera e nei nostri sogni.

Il Devoto inala il profumo di incenso.

Devoto: Iside, la potente, che ha agito per suo fratello, che lo ha cercato senza stancarsi,

Che vagava attraverso l'Egitto, piangendo come un nibbio senza sosta fino a quando Lo trovò, Che ha fornito ombra con le Sue piume e creato il vento con le sue ali,

Dota anche noi della Tua forza in volo, possano le nostre menti volare con la Tua in cielo,

Mentre le nostre anime lasciano i nostri corpi questa notte.

Il Devoto pone le mani sulle due candele.

Devoto: O Dea, più sottile della fibra del loto, avvoltolata tre volte e mezzo intorno a Te stessa. Tu che Ti srotoli e alzi la Tua testa, e prendi la via Reale, innalzati, penetrando i centri mistici, finchè non raggiungi la posizione elevata, rivela te stessa delicatamente al Tuo passaggio, non venire ferocemente, con il tuo fuoco; Splendi su di noi, Oh Devi, Bella Kundalini, Devi Risplendente, vieni in buona volontà e al nostro bisogno. Mentre il sole scende a riposare, possa Tu sorgere in noi.

Il Devoto unge la testa e il cuore con l'olio.

Devoto: Sacra Demetra, Tu che hai accolto il piccolo Demofoonte nel Tuo grembo fragrante con le Tue divine mani, tu, Demetra coronata di opulenza, che lo hai consacrato con l'Ambrosia, il cibo degli Dei, così che è cresciuto come un essere immortale: benedici noi con questo cibo degli Immortali, così che, come Demofoonte, possiamo sapere che noi siamo esseri eterni. Possano le nostre anime risvegliarsi nella Tua oscurità dei Misteri.

Il Devoto suona la campana, e resta in silenzio, sperimentando la comunione con la Dea. Quando il silenzio è alla fine, il Devoto invia guarigione ad altri.

Devoto: Ratri, Regina della Notte, anche quando distribuisci la tua ombra, invita  Tua sorella Ushas dell'Alba a ritornare. Rendiamo grazie a Te per questo rito, per la guarigione, per gli elementi sacri.  Oscura Dea, benevola sorella del giorno, quando ti accosti, gli uomini e le donne possono riposare, gli uccelli cercano i loro nidi e bovini si accovacciano. Regina della Notte, accettiamo la Tua benedizione. Noi accettiamo la Grazia di Sarasvati e delle Dee che conferiscono i Cinque Elementi della Vita Eterna.

Fonti:  "Inni a Ratri", dai "Rig Veda", tratti da “The Vedas”, traduzione di Frederick Max Muller's, Indological Book House, POB 98, Ck 31110 Nepali Khapra, Varanasi, India, 1969. “Prayers from the Ahuranis”, “The Vendidad”, da “The Zend-Avesta”, Sacred Books of the East series, traduzione di James Darmesteter, edito da Frederick Max Muller, (in tre volumi) Motilal Banarsidass, Bungalow Road, Jawaharnagar, Delhi 7, India, 1975. Narrativa Sumera, sommario di Samuel Noah Kramer in “Sumerian Mythology: A Study of Spiritual and Literary Achievement in the Third Millenium B.C .”, University of Pennsylvania Press, Philadelphia, 1972. "Inno ad Osiride", XVIII Dynastia da “The Goddesses of Chaldea, Syria and Egypt“, Lawrence Durdin-Robertson, Cesara Publications, Clonegal Castle, Ireland, 1975. “Hesiod, Homeric Hymns, Fragments of the Epic Cycle, Homerica", Hesiod, tradotto da Hugh G. Evelyn-White, Loeb Classical Library series no. 57, Harvard University Press, Cambridge and William Heinemann, London, 1959. Fonti materiali da: "The Goddesses of India, Tibet, China and Japan", Lawrence Durdin-Robertson, Cesara Publications, Clonegal Castle, Ireland, 1976. "The Goddesses of Chaldea, Syria and Egypt", Lawrence Durdin-Robertson, Cesara Publications, Clonegal Castle, 1975. "Part I. The Vital Elements", and "Part III. The Occasional Rites", (entrambi dal Manuale della serie della Fellowship of Isis, Communion with the Goddess) di Lawrence Durdin-Robertson, Cesara Publications, Clonegal Castle, Ireland, 1976.

 

 

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